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Minutemen, "Double Nickels On The Dime"
Argomento: Recensioni Data: 20/6/2006

Se dovessi pensare a tre espressioni per definire la musica dei Minutemen, direi "Energia Pura", "Onestà" ed, infine "Amicizia".


"Double Nickels On The Dime", Minutemen, SST Records 1984

Double Nickels On The DimeTre grandi buddies (D.Boon alla chitarra, George Hurley alla batteria e Mike Watt al basso) iniziano la propria carriera nel 1980. La zona di provenienza, uno dei sobborghi "operai" di Los Angeles: San Pedro, la zona del porto. Come ricordato da Watt, i tre amici muratori/carpentieri, guidavano verso Downtown L.A. nel weekend per ascoltare un po' di musica nei club locali, quando avvenne l'illuminazione, la scoperta del Punk Rock e della sua rinnovata fonte di energia ("... me and D.Boon played for years, but punk rock changed our lives. We learned punk rock in Hollywood, drove from Pedro, we were fucking corn dogs, we would drink and pogo" (da History Lesson Part II).

Così, riposto mazzetta e cazzuola, iniziano a jammare più seriamente assieme, per essere - almeno in parte - come i loro eroi ("... and I was Joe Strummer, Richard Hell, John Doe, me and D.Boon playing guitar" ibid.).

Il trio, infatti, è assolutamente sui generis e non in linea con il look e il messaggio del punk di quel momento. Dennis Boon, chitarra, sfiora i 100 kg e suona una Telecaster senza distorsore, anzi dal timbro acustico-metallico. Mike Watt, pizzica a mani nude un basso dalle corde squillanti e inconfondibilmente pulito (ricordo che all'epoca, quando anch'io suonavo il basso, eravamo tutti a caccia delle nuove corde Rotosound, cuore in nickel e rivestimento in acciaio arrotolato: una vera esplosione di energia audio!). George Hurley, infine, una specie di beatnik dal capello lungo, silenzioso comprimario segna il tempo con un ritmo sincopato e funky. Già, perchè prima che i Peppers rendessero noto al mondo che si potevano coniugare i ritmi di George Clinton con lo spirito anarcoide del punk, i Minutemen già lo facevano... live!

Inizia così la messe della produzione del trio e si nota subito quali sono le loro intenzioni: suonare il più possibile, ovunque, e per chiunque! La musica è
fresca, è il nuovo medium di comunicazione che trasforma una muratore eclettico in un generatore di felicità per chi lo ascolta. Nascono cosi tutta una serie di 45 giri EP, LP, Doppi, i cui titoli potete leggere qui se volete conoscere a fondo la musica del gruppo. I tre si affiancano subito al treno dei - forse qualcuno conoscerà questo nome, mi auguro - Black Flag. I due gruppi fanno un tour assieme in Europa: il concerto di Milano è per loro una consacrazione, per me... una folgorazione!

Intanto la musica dei tre amici si fa meno grezza; lasciando immutate energia e potenza Boon & Co esplorano - ed inseriscono nella propria musica- jazz, funk e sperimentazioni varie senza alcuna sovraincisione. La critica è unanime, convincono tutti, hanno solo amici e nessun detrattore, tanto sono - di persona e live - sinceri ed onesti.

Siamo ad una svolta, anche se i tre amici ancora non lo sanno, e per noi fans fedelissimi, l'uscita del doppio Double Nickels On The Dime è l'oscuro presagio di ciò che avverrà di lì a poco. I tre sono ritratti alla guida dei loro automezzi, Watt fa bella mostra di una banconota da 10mila lire sopra lo specchietto retrovisore (forse ricevute in pagamento durante il tour nel nostro Paese), Hurley alla guida di un vecchio Wolkswagen Van con il braccio fuori indica l'intenzione di svoltare a sinistra, mentre Boon guida spensierato una vecchia auto anni '60 dalla fiancata ammaccata. E tutti e 4 i lati di questo doppio album, iniziano e terminano con un rumore di auto.

Oscuri presagi, dicevamo: sì, perchè D.Boon si spegnerà in un incidente d'auto di lì a poco, segnando irrimediabilemente la fine del gruppo. Era il Dicembre del
1985. Usciranno altri dischi dei Minutemen, tutti molto validi, ma Double Nickels On The Dime rimarrà l'indiscusso capolavoro della band, ideale ponte tra gli inizi e le opere postume a Boon. Watt in seguito, in pieno accordo con George, recluterà un vecchio fan della band (Ed Crawford, chiamato Ed Fromohio nelle note di copertina) e continuerà nel solco dei Minutemen formando i fIREHOSE, la cui musica iniziale ricorda quella con l'amico Boon. Ma il gruppo si scioglierà definitivamente, 3 o 4 dischi dopo, quando - sono parole loro - "suoniamo ormai troppo simili ai grandissimi REM".

Ed era vero: un ultimo, doveroso, atto di onestà intellettuale.

Ma veniamo all'analisi - veloce, prometto! - del doppio Lp. 45 brani, nessuno oltre i 3 minuti di tempo. Alcune perle: Jesus and Tequila, Anxious Mo-Fo, This Ain't no Picnic, Political Song for Michael Jackson to Sing, Maybe Partying will Help, e - ovviamente - History Lesson II.

Watt suona ancora, e da poco ha svolto un tour nel nostro Paese.
Ascoltate pure le sue uiltime opere, ancora rimane qualche traccia del sound originale.

Links utili
Discografia
Mike Watt's Official Homepage ed una in italiano (per i pigroni)
Una bella galleria di immagini
Per quanto concerne la musica, i CD possono essere acquistati su Amazon, qui, oppure .... su eMule!

Antonio Cecchi per i tOSCOCLIMBers






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